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Il Consigliere Comunale

Il Consigliere Comunale

di Gianluca Castaldo

Paleolitika – Il consigliere Comunale le sue funzioni…

 

La figura del consigliere comunale è rappresentata dal cittadino, che viene eletto per rappresentare, la comunità locale nel Consiglio comunale, organo del Comune insieme alla Giunta e al Sindaco.
Oggi approfondiremo meglio questa figura, focalizzandoci sulle sue funzioni e sulle sue azioni che può esercitare nel merito. Il suo compito principalmente è quello di fornire indirizzo e controllo
politico-amministrativo al Comune. Tendenzialmente, i consiglieri c.d quelli di minoranza sono quelli che sovente si trovano maggiormente impegnati nell’esercizio delle funzioni di controllo. Quali sono i compiti principali previsti per la figura del consigliere comunale? Oltre alla funzione di controllo come accennato precedentemente, il consigliere ha diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio, che può liberamente rigettare o approvare le iniziative presentate;
inoltre, può proporre emendamenti al testo degli oggetto della discussione. Ha nelle sue facoltà il diritto di chiedere la convocazione del consiglio, secondo le modalità previste dalla legge. I diritti dei consiglieri comunali per l’esercizio del mandato sono stabiliti dal TUEL, in particolare, dagli articoli 43 e 44.
Lo Statuto ed il regolamento del consiglio comunale definiscono compiutamente ruolo e modalità di esercizio delle funzioni dei consiglieri. Inoltre il consigliere comunale può proporre mozioni,
interrogazioni e interpellanze. A proposito di quest’ ultime, dobbiamo fare delle distinzioni a riguardo. Per interrogazione si intende la domanda rivolta dal consigliere al Sindaco o all’Assessore delegato dallo stesso, per ottenere informazioni circa la sussistenza o la verità di un determinato fatto. Trattasidi un atto ispettivo, tendente ad accertare la legittimità e la correttezza dell’operato del Comune e quindi della pubblica amministrazione. Inoltre, si prefigge come un atto di controllo, finalizzato ad
ottenere una risposta chiara e inequivocabile ad una domanda formulata in maniera altrettanto chiara ed inequivocabile. L’interpellanza, invece, consiste nella domanda formulata per iscritto che uno o più consiglieri rivolgono al Sindaco o ad un Assessore delegato dallo stesso, per avere notizie sui motivi e gli intendimenti della loro azione su un determinato argomento o una questione di particolare rilievo. A differenza dell’interrogazione, l’interpellanza assume un carattere preventivo, mira a conoscere preventivamente le intenzioni dell’amministrazione e non riguarda l’attività svolta.  La dottrina definisce infine le mozioni. come atti approvati dal Consiglio per esercitare un’azione di indirizzo, esprimere posizioni e giudizi su determinate questioni, organizzare la propria attività, disciplinare procedure e stabilire adempimenti dell’amministrazione nei confronti del Consiglio. In altre parole, la mozione consiste in una proposta scritta di risoluzione, sottoposta alla decisione del consiglio comunale, inerente a materie di sua competenza stabilite dalla legge e dallo Statuto, riferita
alla promozione di iniziative ed interventi da parte del Sindaco e del consiglio nell’ambito dell’attività amministrativa comunale e riferita all’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo politico
amministrativo. Dopo aver analizzato le funzioni che può esercitare il consigliere ci chiediamo ma chiunque può diventare consigliere? La risposta è si, chiunque non rivesta caratteristiche di
ineleggibilità, incandidabilità, incompatibilità previste dalla legge. Quanto rimane in carica il consigliere comunale? Il consigliere comunale dura in carica 5 anni, il suo mandato dura fino
all’entrata in carica dei nuovi consiglieri eletti nella successiva tornata elettorale. Per concludere, la figura del consigliere comunale dovrebbe rappresentare la voce della cittadinanza ed il proprio
territorio, fare da sentinella delle problematiche del territorio e quella di fare notare i disservizi o le cose che si possono migliorare. Una funzione di filtro e di intermediazione tra cittadinanza e
istituzione. Difensore civico dei cittadini e non, come spesso accade in determinate realtà, farsi portavoce di interessi politici e locali.

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