Viaggio Zero – Latent Darkness
Viaggio Zero Latent Darkness
di Alessandro Cavaliere (Aleks Kishi)
Potrebbe Essere l’inizio di una storia, come solo un frammento rubato a un’altra dimensione
Sailas si risvegliò con lentezza. Il mondo attorno a lui si colorava man mano delineando quel luogo che l’aveva accolto o in cui forse era stato abbandonato dopo la fuga dall’orfanotrofio. Rammentava ancora la mano di Andromeda che cercava di trattenerlo, mentre l’elicottero prendeva quota. Gli spari, le deflagrazioni, le grida di dolore dei feriti e di chi stava morendo. Il caos della battaglia. Poi un dolore acuto al fianco e la sua mano che lasciava la presa di Andromeda e l’elicottero che si allontanava mentre lui precipitava nel fitto del bosco.
<<Non sono morto>>. Disse non appena si fu risvegliato completamente.
<<No, non sei morto Sailas>>. Gli disse un uomo seduto vicino al lettino d’ospedale in cui si era risvegliato.
<<Chi sei e dove mi trovo?>>.
<<Mi chiamo Tomas Lenroy e sono il tuo tutore legale, sei stato in coma per quasi sei anni. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul tuo risveglio>>.
<<Non sento più le mie gambe e non riesco a muovermi>>.
<<Non puoi sentire quello che non possiedi più ragazzo, le gambe le hai perse e hai perso pure un braccio. La tua situazione clinica è al quanto delicata>>. Gli rispose l’uomo senza mezze misure. Keiji aveva solo 17 anni e forse la sua vita era terminata anche se lui respirava ancora.
<<Non preoccuparti ragazzo ti rimetterò in sesto, ma non sarà gratis. Tu per il governo sei un giocattolo rotto, qualcosa di senza valore. Non hanno avuta nessuna remora ad affidarti alla mia fondazione che si occupa degli orfani di Marte. Appena possibile ti trasferirò in un centro migliore di questo dove ricostruiremo le parti del tuo corpo distrutte. Oggi morirai ufficialmente per il governo, ma rinascerai a nuova vita e quella vita servirà la causa della vendetta….>>